Chi nasce rotondo, non può diventare quadrato. - No.

Palermo è vista come la capitale di un'isola piuttosto remota, la Sicilia, alla periferia dell'Europa. Con il sole e gli aranci, ma anche come alveare della mafia e della criminalità organizzata, con una crescente disoccupazione giovanile, patria della "generazione perduta", alle prese con una travolgente crisi dei migranti, con il fallimento delle istituzioni e con l'ascesa della politica nazionalista di destra. Questa è la storia di Palermo.

Non siamo d'accordo. (a parte la questione dell'arancione solare)

Vediamo una fitta rete di associazioni e iniziative di impatto sociale, dall'arte ai fablab, ai bar di birra artigianale. Vediamo un porto di culture diverse, persone con tutti i tipi di background professionali, geografici e personali, da un artista di strada australiano, a un uomo di chiesa contadino, a una cucina fusion gestita da immigrati. vediamo un sacco di potenziale in ciò che è già qui, questo è un terreno fertile su cui piantare il seme della transizione. vogliamo avviare una discussione con chiunque sia interessato al futuro della città, una città in cui gli individui appartengono alla loro comunità e le comunità discutono e si impegnano con il proprio futuro. Questo, oltre a contribuire ad aumentare la partecipazione alle iniziative della comunità locale, sarà anche un ottimo punto di partenza per esplorare tutte le potenzialità di realizzare un modello di sviluppo locale più sostenibile attraverso un approccio pratico e partecipativo.

Vediamo strutture di possibilità, sulle quali vogliamo sognare, fantasticare e agire insieme. Questa è la nostra storia di Palermo. Palermo in transizione.